James Mc Cabe Baja Diver Automatic
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Cari lettori appassionati di orologeria ecco qui un nuovo arrivo, il James Mc Cabe Baja Diver Automatic.
McCabe è una casa che fa parte della holding Dartmouth Brands Limited assieme ad un’altra manciata di brands, Spinnaker e Avi-8 compresi.
Va da se che non si tratta di un vero e proprio micro brand ma di una azienda ben consolidata nel business degli orologi. Devo dire che tempo fa mi contattarono i responsabili di Spinnaker per offrirmi un orologio omaggio da recensire, ma io gentilmente, declinai l’offerta.
Sul web ci sono troppe recensioni di quel brand e fatte anche bene, non avevo intenzione di mettermi a recensire un orologio già visto e rivisto.
la curiosità però mi ha poi spinto a dare un’occhiata agli altri marchi del gruppo e, scartati quasi tutti per la pochezza dei contenuti, la mia attenzione è stata attratta dal brand James McCabe che dalle caratteristiche tecniche e dall’aspetto sembravano ottimi orologi. Avevo tutte le migliori intenzioni di arrivare a “scoprire” un brand sconosciuto e parlarne benissimo, e invece ho dovuto dare solamente 3 stelle, un peccato.
D’altra parte non voglio neppure illudere chi mi ascolta, proporgli un orologio da comprare solamente perchè mi è stato donato e dovrei quindi sentirmi in debito con la casa. Non fa per me.
Io voglio che chi guarda i miei video sia consapevole che se dico che per me è un buon prodotto sto dicendo il vero. E dall’altra parte che una casa, prima di mandarmi un orologio, si faccia degli scrupoli e me lo invii solamente se anche loro sono sicuri che sia un buon orologio altrimenti, in mano mia, i difetti verrebbero fuori e azienda sbugiardata.
Torniamo a McCabe, il sito è ispirato al lifestyle ed ai motori, foto patinate di abbigliamenti particolari e motociclette. Su alcuni dei loro orologi mi è capitato di vedere, sul fondello, la scritta “assembled in the UK“, assemblati nel Regno Unito e questo mi ha incuriosito ulteriormente.
Li ho contattati e mi hanno subito spedito un orologio da recensire. Nel momento in cui mi hanno mandato il tracking della spedizione ho notato che il pacco era partito da Hong Kong, “male molto male, alla faccia dell’assemblato in Inghilterra“, mi son detto tra me e me. Ma poi, una volta ricevuto l’orologio, mi sono reso conto che non c’è alcuna scritta e che quindi, almeno in questo caso, l’onestà c’è tutta.
Rimane il dubbio di quei loro orologi nei quali riportano la dicitura, ma penso che non avrò mai la possibilità di venire a capo della questione.
Ma addentriamoci nella recensione vera e propria.
La cassa del James Mc Cabe Baja
Come sempre iniziamo con le misure: diametro cassa 41mm, lug to lug 47.1 mm, spessore 13.6 mm e misura all’ansa 20 mm.
La prima cosa da far notare è che questo orologio risulta più compatto dei 41 mm misurati, questo perchè ci troviamo di fronte ad uno di quei casi nei quali la ghiera è più piccola della cassa. Questa misura infatti solo 39,7 mm ed è proprio quella misura che ci restituisce l’aspetto globale dell’orologio che sembra più piccolo dei 41 mm dichiarati.
La stessa cosa che mi era capitata con il mio Omega Planet Ocean che misurava 45,5 mm di diametro ma che non risultava sproporzionato perchè erano i 42 mm della ghiera arancione a definirne la vestibilità.
L’aspetto della cassa, e di tutto l’orologio, è molto particolare. Risulta tutto nero, colorazione ottenuta tramite “verniciatura ionica”, un tipo di verniciatura che viene applicata tramite un trattamento complesso che non sono nemmeno in grado di spiegare.
Tutto questo nero però è poi trattato in modo da far sembrare l’orologio “vissuto”, un trattamento che voglio definire “effetto usura” e che risulta particolarmente piacevole da guardare.
So già che in molti storceranno il naso di fronte a questo effetto vintage indotto artificialmente, ma tutto sommato non è neanche male.
Come dicevo prima, la forma della cassa è piuttosto compatta, ed essendo verniciata non presenta alcuna lavorazione ulteriore e nessun bisello di transizione. L’inserto ghiera è in alluminio nero e i numeri sono stampati, manca il dot luminoso a ore 12. Gli scatti sono 120 ma è presente un pò di gioco verso l’indietro e una volta presa quella posizione risulta stabile, non è quindi esente da imperfezioni.
La corona è a vite e riporta il logo JM inciso in maniera accattivante
Il fondello è a vista e ci lascia intravedere il calibro che è un onesto Seiko NH35A, privo però di alcun tipo di lavorazione e piuttosto scialbo a vedersi. Sarebbe stato meglio un fondello chiuso. Anche il logo JM, bianco e in bella evidenza non è proprio il massimo. Dovrebbe essere una serigrafia.
La parte che contorna il vetro è invece di finitura differente al resto dell’orologio, non è verniciato, evidentemente per evitare di consumare la vernice anzitempo causa sfregamento con il polso.
Ma andiamo a leggere le diciture: 20 atmosfere di impermeabilità, “sapphire” (ovvero vetro zaffiro) e “all stainless steel” (completamente in acciaio inox).
Il quadrante del James Mc Cabe Baja
Questa è la parte più bella dell’intero orologio e le foto che ho messo su Instagram hanno riscosso molto successo. Si tratta di un simil meteorite, in quanto riporta stampate le trame dei quadranti in vera metorite (molto più costosa) e l’effetto è piacevole, basta farsi passare il fastidio di stare osservando una riproduzione.
Gli indici sono applicati e ben rifiniti, le sfere sono ottimamente realizzate e tutti i dettagli del quadrante ci restituiscono una buona sensazione di qualità.
La leggibilità diurna è ottima così come la luminescenza notturna, ma è assente il dot luminoso sulla ghiera e si perde il punto di riferimento. L’aspetto generale è tutto sommato originale e non richiama a nessun altro orologio.
In sostanza è un quadrante veramente bello e ben realizzato.
Il bracciale
La prima cosa che ho notato, durante la messa a misura del bracciale, è che i finali sono pieni; ottima cosa.
Così come appaiono solide le maglie che ho asportato.
Il punto è che ho notato un peso fuori dal normale, mi sembrava di maneggiare un bracciale molto leggero, troppo leggero per essere acciaio pieno.
Inoltre i fori in cui vanno ad inserirsi le coppiglie mi sembravano come realizzati su di un materiale tenero.
Ho allora pensato di verificare il tutto utilizzando una semplice calamita. Come tutti sanno l’acciaio inox 316L non interagisce con un magnete, in pratica non si attacca.
Appoggiando dunque la calamita al bracciale ho appurato che non si tratta di acciaio inox 316L, la calamita rimane attaccata. Come controprova ho preso il bracciale del mio Maurice Lacroix Aikon e ho eseguito la stessa prova. Come si vede la calamita scivola via come sull’olio.
Prova finale: ho provato la calamita delicatamente sull’ansa della cassa e anche qui attacca.
Esistono 3 tipi di acciaio inox, due tipologie alle quali un magnete si attacca mentre la terza, appunto il 316L che è di maggior pregio, è refrattario alla calamita.
Questo orologio è quindi costruito utilizzando un acciaio inox di qualità inferiore allo standard.
Poco male perchè ho poi scoperto che ci sono altri insospettabili orologi che utilizzano lo stesso materiale.
I perni che tengono le maglie, come detto prima, sono coppiglie. Un sistema economico e primitivo.
La chiusura è a farfalla, una scelta inconsueta per un “diver”, e quindi senza possibilità di regolazione. Non sono neppure presenti mezze maglie sul bracciale, sono stato fortunato a trovare la giusta misura per me, ma quando arriverà l’estate e la circonferenza del polso muterà, sarò costretto ad intervenire di nuovo aggiungendo una maglia.
La parte interna della chiusura è di spessore e non di lamierino come spesso capita di vedere.
Dopo questa curiosa scoperta occorre fare un passo indietro e tornare alle specifiche riportate sul fondello. Li si diceva vetro zaffiro.
Ho controllato le specifiche sul sito web della casa e riporta vetro minerale indurito.
Il dubbio mi ha portato ad acquistare lo strumento adatto per verificare di cosa si tratta ed ecco qui la prova. Si tratta di vetro zaffiro, c’è quindi un errore sul loro sito web.
Il calibro
In ultima analisi prendiamo in esame il calibro. Come già detto si tratta di un onesto Seiko Nh35A, un calibro onesto che equipaggia la maggior parte dei micro brands e che ha fermo macchina, possibilità di carica manuale e 21600 alternanze per ora.
Non si tratta di un calibro piacevole da guardare; grezzo, semplice e senza pretese ma la sua affidabilità è nota.
La precisione dichiarata si attesta su un errore di -35/+40 secondi al giorno, ma se ben regolato le sue prestazioni sono solitamente più vicine a -15/+15 secondi al giorno.
La mia misurazione dello scarto giornaliero mi ha restituito un fortunato +9 secondi al giorno. Un ottimo risultato.
Conclusioni
Partiamo dal prezzo di listino che è di 600 sterline… circa 700 Euro…
Possiamo forse pensare che ci sia qualcuno disposto ad utilizzare 700 euro per acquistare un James Mc Cabe piuttosto che so… un Glycine Combat Sub a 600 o un qualsiasi Diver Seiko attorno a quella cifra? Oppure, sempre restando in ambito diver, un bel Longines Hydroconquest di secondo polso?
Personalmente ritengo che il suo prezzo giusto potrebbe essere 350 euro, in virtù del calibro non proprio base e del vetro zaffiro.
I punti deboli di questo orologio sono evidenti a cominciare dal metallo utilizzato, e il fatto che si ponga in una fascia di prezzo così elevata lo taglia completamente fuori dal mercato.
In conclusione è un bell’orologio? Si, esteticamente è molto bello e il quadrante spettacolare.
Vi consiglio di correre sul loro sito web ed acquistarlo? no, a quel prezzo non ne vale la pena.
E adesso, come al solito, un po’ di foto
