Tissot Couturier cronografo al quarzo T0356171103100

Se vuoi vedere la video recensione di questo orologio ecco qui il video. Se invece preferisci leggere e vedere le foto continua pure qui sotto.

Il nome Tissot è garanzia di qualità, su questo non ci sono dubbi, ma essendo uno dei marchi entry level dell’orologeria svizzera si può incorrere in alcune incongruenze che solamente un occhio attento riesce a scovare.

L’oggetto della recensione è appunto un cronografo (referenza T0356171103100) che monta un movimento al quarzo marchiato ETA G10.211, un calibro molto diffuso che è però stato messo fuori produzione nel 2016. Possiamo apprezzare qui sotto un’immagine del movimento, anche se vi è poco da “guardare” non contenendo (i movimenti al quarzo) alcun ingranaggio o abbellimento.

Il quadrante bianco si presenta con i 3 dials classici posti simmetricamente ma in questo caso il quadrante ad ore 2 misura la frazione dei decimi cronografici, una funzione che può tornate utile e che è più semplice trovare in orologi al quarzo che non meccanici.

La forma delle sfere è particolarmente accattivante ed originale così come gli indici in rilievo risultano piacevoli da osservare. Le lancette sono ben dimensionate, in particolare la sfera dei secondi raggiunge il rehaut in maniera corretta sfiorando il bordo del quadrante.

Da sottolineare che la finestrella data risulta ben posizionata verso il perimetro del quadrante; questo denota il fatto che il movimento è ben dimensionato rispetto alla misura della cassa. Troppo spesso la smania di aumentare i diametri di un orologio porta i produttori ad utilizzare lo stesso movimento di piccolo diametro anche in quelli più grandi, utilizzando una “ciambella” per colmare lo spazio tra il movimento e la cassa.

La conseguenza di questo è che non potendo spostare la ruota data, la finestrella verrà creata in una posizione molto centrale rispetto ai bordi, con un antiestetico effetto sottodimensionale.

Il diametro della cassa viene dato a 41mm ma da una mia misurazione risulta leggermente maggiore, tra i 42mm e 43mm; da tenere presente che il quadrante di colore bianco aumenta la percezione della grandezza, può risultare quindi troppo grande per i polsi esili, una prova “su strada” prima dell’acquisto è consigliata.

L’aspetto globale è quello di un orologio solido e massiccio, a questo contribuisce non poco il bracciale in acciaio pieno e dal notevole spessore. La misura ad ansa è di ben 23mm e non va a rastremare neppure verso la chiusura. Una scelta che pone questo segnatempo di diritto tra quelli con l’aspetto moderno e contemporaneo, nessuno spazio per reminescenze vintage.

La chiusura è quella cosi detta “a farfalla” con il vantaggio di fare della pulizia visiva il suo cavallo di battaglia; lo svantaggio è che non essendovi la clasp con i classici fori di regolazione, risulta un po’ macchinoso trovare la corretta misura per indossarlo.

Il fondello del Tissot Couturier, un poco anonimo, non presenta alcun particolare degno di nota; lucidato a specchio, riporta le informazioni base tra quali la WR a 100 metri che consente di poterlo utilizzare senza particolari precauzioni anche in acqua. Attenzione però! La corona è a pressione, non garantisce quindi una elevata impermeabilità e soprattutto, se dimenticata in posizione estratta, può consentire all’acqua di entrare.

In conclusione si tratta di un ottimo orologio al quarzo (con tutti i limiti “poetici” di questa tipologia) che se preso al giusto prezzo diventa un perfetto orologio da tutti i giorni. Di sicuro la qualità percepita è elevata sia alla vista che al tatto, e non si può certo dire che non faccia la sua bella figura, soprattutto nella fascia giovane degli appassionati.

Ma non è tutto oro quello che luccica e riassumiamo qui sotto, come sempre, gli aspetti negativi.

Tissot Couturier cronografo al quarzo T0356171103100