Se vuoi vedere la video recensione di questo orologio ecco qui il video. Se invece preferisci leggere e vedere le foto continua pure qui sotto.
Non di solo orologi automatici si può vivere ed oggi è il caso di parlare di questo Accurist Cronografo, un segnatempo animato da un calibro al quarzo che può riservare sorprese a chi non si prefigura elevate aspettative.
Non stiamo parlando di orologi di alta gamma (ma nemmeno di media) e tutto quello che si potrà ottenere di positivo da un acquisto del genere è, come si suol dire, tutto grasso che cola.
Il presupposto da cui partire è la fascia di prezzo ed io ebbi il colpo di fortuna di acquistarlo sulla tanto decanta Amazon per la modica cifra di 37 Euro (nel momento in cui scrivo costa il doppio). Da ciò si evince che le lamentele lasciano il tempo che trovano rispetto all’esborso effettuato.
Il quadrante risulta piuttosto affollato nonostante i suoi 42 mm di diametro e oltre alle tre sfere classiche (ore – minuti – secondi) troviamo tre sub dials nei quali vengono riportati il totalizzatore dei minuti crono ad ore 9, il totalizzatore dei secondi crono ad ore 6 e l’indicatore delle 24 ore ad ore 3.
Quest’ultimo indica l’arco temporale nel quale ci troviamo e di conseguenza se ci troviamo in AM o PM; può sembrare inutile e ridondante (e forse lo è) ma risulta comodo nel momento in cui si deve settare la data per capire se al prossimo giro della sfera ora scatterà di nuovo il giorno.
Quest’ultima è posta in una posizione inusuale tra le ore 4 e le ore 5, su sfondo bianco per avere una migliore leggibilità.
L’aspetto generale è quello di un orologio tutto sommato ben fatto con i limiti imposti dal contenimento dei costi.
In primis il movimento interno che è un Hattori VD53 al quarzo, un calibro onesto ed economico che viene incassato anche da brands più rinomati quali Seiko e la sua controllata Lorus. La precisione è garantita dal fatto stesso che si tratta di un quarzo e chi è abituato agli automatici comprenderà ciò che dico.
Il cinturino non è nulla di particolare ma piuttosto ben fatto per la fascia di prezzo, forse il colore “beige” è poco adatto al contesto ma noi appassionati siamo ben consci che uno dei piaceri di questo hobby è proprio quello di “giocare” con i cinturini e sostituirli a seconda dell’umore o della stagione (a seconda di quale dei due cambia per primo).
Il fondello mostra tutti i limiti dell’economicità di produzione; un semplice “cerchietto” sul quale sono incise le indicazioni principali. A proposito di ciò voglio sottolineare che l’impermeabilità segnata sul fondello (e sul quadrante) lascia, secondo me, il tempo che trova.
La corona di carica è a pressione (e quindi non avvitabile) e ciò non garantisce una perfetta tenuta. Inoltre, nella descrizione dell’articolo in vendita, viene riportata la seguente inquietante frase: “L’orologio è impermeabile fino a 100 m, ma è consigliabile una minore esposizione all’acqua”.
Accurist 7022.01: i 5 lati negativi
I lati negativi di questo segnatempo sono poi quelli che mi hanno portato a disfarmene per passare a qualcosa di differente.
I lati negativi
- 1) La leggibilità del quadrante pessima. In condizioni di luce non intensa (al chiuso di un capannone per esempio) il colpo d’occhio è impietoso e occorre cercare le lancette ore e minuti in mezzo ad una selva di indici bianchi e rossi. Una situazione che era divenuta per me insopportabile. A questo contribuisce la totale assenza di un qualsivoglia tipo di lume applicato agli indici e alle sfere.
- 2) La sfera crono piccola. In un qualsiasi cronografo che si rispetti, la lancetta dei secondi cronografici deve essere quella grande; per intenderci quella che gira imperniata sullo stesso albero della sfera ore e minuti. Qui la lancetta crono è invece quella posta nel quadrantino ad ore 6 e oltre che ad essere “scorretta politicamente” è anche difficile da leggere.
- 3) Mancanza di affidabilità. Dopo qualche tempo il totalizzatore minuti crono posto nel dial ad ore 9 ha smesso di azzerarsi correttamente fermandosi ad 1 minuto dopo la cifra 60. Non è stato possibile sistemarlo intervenendo utilizzando il tipico sistema di reset e una eventuale riparazione (ammesso che fosse possibile) sarebbe costata almeno quanto l’orologio stesso…
- 4) Sfere “corte”. Ora capisco che la moda imperante vuole il diametro delle casse sempre maggiore, ma quando si opta per una cassa “oversize” occorre anche adattare e proporzionare correttamente il resto dell’orologio. Qui le lancette ore, minuti e secondi sono veramente fuori scala; si fermano molto prima di raggiungere il rehaut e questo contribuisce alla confusione generale. Sembra quasi che abbiano utilizzato pari pari lo stesso calibro e lo stesso gruppo sfere per orologi dal diverso diametro senza preoccuparsi dell’effetto “poliomelitico” ottenuto.Sarebbe troppo chiedere almeno la sfera secondi lunga quanto quasi tutto il raggio del quadrante? Vedere gli Hamilton come sono armoniosi e ben proporzionati in questo senso.
- 5) Impermeabilità. Viene riportata una impermeabilità di 100 metri ma si sconsiglia l’utilizzo fino a quelle pressioni. Mi viene da pensare, vista anche la qualità costruttiva, che forse sarebbe meglio toglierselo anche nel momento in cui si lava le mani…
In conclusione si tratta di un segnatempo dall’ottimo rapporto qualità prezzo, non tanto per l’elevata qualità costruttiva ma per il basso costo di acquisto…
Marca Accurist
Referenza 7022.01
Vetro Minerale
Cassa Acciaio Inox
Diametro Cassa 42 millimetres
Spessore Cassa 12 millimetres
Cinturino Pelle
Calibro Quarzo Hattori VD53
Impermeabilità 10 bar
Accurist Cronografo al quarzo 7022.01
Possiedo anche io questo orologio e, benché condivida l’idea di fondo che si tratta di un dispositivo di fascia economica, vorrei segnalare che il punto 3 dei lati negativi da te citati non sussiste, in quanto il reset della lancetta è possibile estraendo la corona di una tacca e agendo sul pulsante inferiore fino a raggiungere la posizione desiderata.
Ciao grazie per il commento. Nella recensione ho scritto: “Non è stato possibile sistemarlo intervenendo utilizzando il tipico sistema di reset” che è quello che intendi tu