Heimdallr Trident Shark
Ciao ragazzi e benvenuti a questa nuova puntata di contatori del tempo, l’orologio che andremo a trattare oggi oggi è questo, non so pronunciarlo e vi metto il disegnino.
Heimdallr questo è il nome del marchio, mentre il nome del modello è un più scontato Trident Shark. Questo perché altro non è che un homage al Christopher Ward Trident, qualche piccola differenza ma l’aspetto globale è quello.
Non volevo recensirlo, l’orologio non è mio e mi è stato prestato da Davide Caramaschi che saluto e ringrazio.
Ha insistito adducendo che nessuno ha mai recensito questo marchio, e lo credo bene, e che poteva essere utile alla community.
In effetti mi sono convinto pensando che un giorno fra un mese sei mesi un anno, qualcuno capiterà su internet cercando informazioni a riguardo di questo marchio e troverà la mia recensione, un servizio utile.
Partiamo dal marchio a me sconosciuto, risulta che Heimdallr è di proprietà di Shenzhen XingZhen Industrial Co. Ltd ed è stato registrato nel 2017.
Si tratta quindi di una compagnia che ha la sua sede e la sua produzione a Shenzen in Cina che è un po’ il cuore dell’industria orologiaia cinese, un po’ come Le Locle in Svizzera nel secolo scorso…
Voglio da subito far notare una pecca che è il dot sulla ghiera ad ore 12, è completamente fuori centro.
Ciò che mi ha colpito è che anche sul loro sito web, vi lascio il link qui, la foto di presentazione dell’orologio presenta il dot fuori centro. Non hanno nemmeno avuto l’accortezza di controllare cosa pubblicano…
Andate e guardate se non ci credete.
C’è poi un problema al sistema calibro-corona a vite che potrete vedere meglio durante la recensione.
Peccato per queste mancanze perché le specifiche dell’orologio sarebbero anche ottime, ma è chiaro che la qualità costruttiva e il controllo di qualità lasciano a desiderare.
La cassa
Iniziamo con le misure. Diametro cassa 43 mm, ingombro totale 51 mm, spessore 13 mm e misura ansa 22mm.
Come si vede si tratta di dati piuttosto importanti, l’indossabilità al polso è al limite del consentito, ma qui si va a gusti ed ognuno è libero di trarre le proprie conclusioni.
La forma della cassa, in acciaio inox 316L, oserei definirla standard; nulla di particolarmente originale ma tutto ben realizzato, con le spallette proteggi corona perfettamente integrate ed omogenee alla carrure.
Quest’ultima risulta tutta satinata e senza biselli, troviamo infatti spigoli ben decisi a delineare il passaggio tra le varie superfici. La corona è a vite con il logo della casa in rilievo, presenta alcuni problemi che vedremo in seguito.
Il fondello è a vite, molto ben realizzato e vede in rilievo la figura di uno squalo su una texture a onde marine. Tutti gli elementi contribuiscono ad una impermeabilità dichiarata di 300 metri, molto buono.
La ghiera girevole è a 120 scatti e molto precisa, risulta però esserci un errore grossolano, ossia il dot ad ore 12 completamente fuori centro, e come detto prima anche nelle foto sul sito web è così a confermare che si tratta proprio di un errore sistematico e non casuale. Il vetro zaffiro è piatto a filo con la ghiera.
Il quadrante
Il quadrante si presenta con una lavorazione di base tridimensionale che raffigura le onde del mare stilizzate. L’effetto è piacevole e ben realizzato.
Se ingrandiamo però notiamo anche che i piccoli indici circolari sul rehaut sono anch’essi un poco fuori centro. Si tratta di un difetto che ad occhio nudo non si vede ma che mi sento di dover mostrare a chi guarda questa recensione.
In generale il quadrante ricalca in maniera quasi fedele quello del Christopher Ward, solamente il materiale luminescente è colorato diversamente. Qui abbiamo un arancione/ocra che personalmente trovo troppo vistoso e non si integra con i colori scuri del resto dell’orologio, va detto però che svolge la sua funzione egregiamente.
Anche le sfere sono identiche all’orologio omaggiato, solamente la posizione della finestra data è differente, qui è ad ore ore mentre nel Trident originale è ad ore 4.
Da notare che manca totalmente alcuna scritta di riferimento al marchio Heimdallr, sia sul quadrante che sul fondello, quasi a voler nascondere la provenienza dell’orologio, mentre troviamo lo squalo, simbolo del marchio, in rilievo subito sotto l’indice ad ore 12.
A ben guardare la finitura delle sfere non è perfetta, se facciamo una macro vediamo qualche sbavatura di lavorazione.
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Il calibro
Il calibro utilizzato e il famoso Seiko NH35A, la precisione dichiarata si attesta su un errore di -35/+40 secondi al giorno.
Nel mio caso ho riscontrato uno scarto giornaliero medio di -16 secondi, all’interno delle specifiche dichiarate.
Ciò che mi ha invece lasciato perplesso è il fatto che nel momento in cui si svita la corona il datario inizia a girare., cosa che dovrebbe fare solamente al secondo scatto della corona.
Occorre poi tirare fuori la corona e farla arrivare al terzo scatto e tornare indietro per poter caricare a mano e muovere il datario correttamente. Non lo fa ogni volta ma saltuariamente. Inoltre la corona mi sembra ballerina, stile Vostok. ma se sui russi è la cosa è voluta, qui è un problema tecnico e sembra quasi che tirando ulteriormente potrebbe rimanere in mano. Il proprietario mi ha detto che lo porterà a far sistemare, in ogni caso era mio dovere segnalare questo malfunzionamento.
Il cinturino
Il cinturino in finta pelle è si molto spesso ma anche molto rigido e la misura dei 22mm all’ansa arriva pari pari anche alla fibbia.
Questo fa si che l’aspetto sia massiccio, il che non è di mio gusto. Anche la Fibbia è molto grande, proporzionata ovviamente al cinturino, e riporta lo squalo inciso in maniera egregia.
Conclusioni.
Cosa si può dire in conclusione? Che si tratta di una mezza ciofeca. Partiamo dal presupposto che vuole omaggiare un orologio più famoso ed è già una mezza sconfitta, continuiamo poi con i difetti realizzativi che denotano una certa mancanza di controllo di qualità e finiamo con il problema al calibro/corona che evidenzia probabilmente un problema strutturale nell’avvitamento della stessa.
Un peccato perchè le specifiche sarebbero top 300 metri di impermeabilità, vetro zaffiro, acciaio inox e qualità percepita buona. Facendo riferimento poi al prezzo di listino di 140 euro non gli si potrebbe dire nulla, prezzo veramente basso.
Certo che se si deve tenere il prezzo basso ed avere dei difetti grossolani allora preferisco acquistare qualcos’altro che mi garantisca un minimo di controllo di qualità.
e Adesso come al solito un po’ di foto
Vendo il trattore e me lo compro!