Tudor 1926, quadrante bianco e diametro 39 mm referenza 91550

Recensione completa del Tudor 1926, quadrante bianco e diametro 39 mm

Tudor 1926, diametro 39 mm e quadrante bianco
Tudor 1926, diametro 39 mm e quadrante bianco

Cari amici appassionati di orologeria eccoci qua a recensire un orologio che rappresenta quanto di meglio ci si possa aspettare da un segnatempo della casa Tudor.

Un orologio che ho scelto in quanto va riempire un “buco” nella mia collezione (dopo la dipartita del Vostok Classica) nella fascia eleganti e sportivi.

Sinceramente non considero questa tipologia di orologio come un dress watch; il diametro di 39 mm e il bracciale di presenza non lo fanno rientrare nella categoria. ovviamente è solamente un mio parere ma ritengo che 38/37 mm e cinturino in pelle rappresentino  le caratteristiche fondamentali per essere considerati orologi eleganti.

Ho scelto un Tudor perchè sono convinto che la qualità di questo marchio sia inferiore a poche, a discapito del fatto che incassi un semplice calibro ETA 2824.

Il modello viene proposto in differenti combinazioni di materiali e di colori, qui sotto nella foto possiamo vederli per il diametro 41 mm ma sono gli stessi poi proposti anche nei diametri 39 mm, 36 mm e 28 mm (da signora)

Le varie combinazioni di colori valide anche per gli altri diametri cassa
Le varie combinazioni di colori valide anche per gli altri diametri cassa

La mia scelta è andata per il quadrante bianco per i seguenti motivi:

  • Non avevo un orologio contemporaneo col quadrante bianco
  • Elevata leggibilità
  • Il bianco mette in risalto la lavorazione del quadrante

La cassa del Tudor 1926

Il materiale della cassa è acciaio inox e ciò che colpisce piacevolmente è la forma filante del profilo.

La forma filante
La forma filante e la corona con il logo

Questo grazie allo spessore di soli 9,5 mm e al lug to lug di 47,2 mm. Il fondello a vite è praticamente inesistente, a filo con la carrure mentre il vetro zaffiro è piatto e a filo con la lunetta. Come si vede queste sono due caratteristiche che rendono lo spessore veramente esiguo.

Lo spessore ridotto del Tudor 1926
Lo spessore ridotto del Tudor 1926
Il lug to lug contenuto del Tudor 1926
Il lug to lug contenuto del Tudor 1926

La prova provata che anche con il calibro 2824 si possono raggiungere spessori limitati. Di solito si legge che il più pregiato 2892 è anche più sottile e se si vogliono raggiungere spessori ridotti è meglio utilizzare quello.

Tudor ci dimostra che con una certa cura di progettazione e di assemblaggio è possibile ottenere ottimi risultati anche con il 2824. Evidentemente la differenza la fa chi costruisce l’orologio e non solamente lo spessore del calibro…

Vista dall'alto
Vista dall’alto

Tornando alla cassa possiamo notare come la finitura sia totalmente lucida e non presenti biselli di sorta. Tutte le superfici si congiungono formando angoli privi di smussature.

Vista dall’alto si presenta elegante, con anse sottili ma perfettamente accordate alla carrure; un po’ come la cassa Oyster di Rolex.

La lunetta è molto sottile e di conseguenza lascia molto spazio al quadrante. Questa è una considerazione da tenere presente nel momento in cui si volesse optare per la versione con il diametro cassa 41 mm. Potrebbe risultare eccessivamente presente al polso, specie se con quadrante bianco.

La sottile lunetta del Tudor 1926
La sottile lunetta del Tudor 1926

Il fondello e la corona sono entrambi a vite e garantiscono la dichiarata impermeabilità di 100 metri. C’è da dire che fa sempre piacere avere un orologio dall’aspetto elegante che si può utilizzare senza pensieri anche in presenza di acqua… senza ovviamente fare scuba diving…

Sul fondello, anch’esso in acciaio inox ma satinato,  troviamo una serie di scritte a ripetizione “Tudor Geneve” e il logo. Risulta poco più rifinito del suo parente Rolex ma abbastanza semplice e scarno.

Il fondello del Tudor 1926
Il fondello del Tudor 1926

La corona è lucida e presenta in rilievo lo scudo di Tudor.

Dettaglio della corona di carica
Dettaglio della corona di carica

Il quadrante del Tudor 1926

Il quadrante è secondo me il punto forte di questo orologio. Intanto possiamo dire che riprende, in forma moderna, la tipologia di quadranti degli anni 50; quelli che utilizzavano quadrante bianco, con numeri arabi pari alternati agli indici.

Un esempio può essere questo Tudor vintage (foto presa dalla rete)

Tudor vintage con quadrante simile al 1926
Tudor vintage con quadrante simile al 1926

Ma torniamo al nostro Tudor 1926. Se guardiamo il quadrante nel dettaglio vediamo che gli indici blu sono applicati e il quadrante presenta una splendida texture a reticolo in rilievo.

Dettaglio del quadrante
Dettaglio del quadrante

Inutile sottolineare l’estrema cura di lavorazione.

Il quadrante bianco
Il quadrante bianco

Il quadrante bianco esalta in maniera incisiva sia la lavorazione in rilievo, sia gli indici blu. Questi ultimi hanno la capacita di cambiare tonalità a seconda della luce ed in certe situazioni diventano quasi neri.

Gli indici applicati diventano scuri
Gli indici applicati diventano scuri

Mi piace il font utilizzato per gli i numeri arabi, così come la forma a foglia delle sfere.

Mi piace la simmetria data dal logo ad ore 12 e le scritte “storiche” ad ore 6.

Via completa del quadrante
Via completa del quadrante

Ciò che mi piace meno è la finestrella data che disturba un poco la simmetria del quadrante. Ma questo è un punto comune ad altri orologi. Non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca.

Se si vuole la complicazione data (che è un valore aggiunto) si deve rinunciare alla simmetria.

Il bracciale del Tudor 1926

Una panoramica del bracciale
Una panoramica del bracciale

Ritengo che anche il bracciale possa essere considerato un punto forte del segnatempo. Allo stesso tempo è sia classico che originale e spicca molto al polso.

Le maglie sono composte da quattro segmenti satinati e da tre più sottili centrali lucidati. Sono questi ultimi che spiccano e che impreziosiscono il bracciale alla vista.

Si possono notare le maglie centrali a specchio
Si possono notare le maglie centrali a specchio

Ovviamente i finali sono in acciaio pieno così come le stesse maglie; e il raccordo cassa – finali è preciso e senza giochi di sorta.

Il perfetto raccordo cassa finali
Il perfetto raccordo cassa finali

I perni che uniscono le maglie sono a vite, sinonimo di qualità e cura costruttiva.

I perni che uniscono le maglie sono a vite, sinonimo di qualità e cura costruttiva.
I perni che uniscono le maglie sono a vite, sinonimo di qualità e cura costruttiva.

la clasp è piuttosto originale, non mi era mai capitata una architettura del genere. In pratica si tratta della classica chiusura a 2 step: chiusura e chiusura di sicurezza.

ma qui non è presente alcuna scatoletta, la chiusura di sicurezza è un piccolo moncone che risulta meno invasivo della classica scatoletta.

Non è facile spiegarlo ma ritengo che sia un ottimo sistema in quanto unisce l’eleganza della chiusura a farfalla con la sicurezza di una doppia chiusura.

Questo sistema non ha alcuna micro regolazione e questo è sicuramente un minus dell’orologio…

Il calibro del Tudor 1926

Come già detto il calibro incassato da questo orologio è il super collaudato ETA2824.

Nonostante le mie ricerche non mi è dato sapere il grado di finitura del movimento, io suppongo si tratti di un ETA 2824 elaborè, ma è soltanto speculazione e non ho dati certi.

La precisione è indubbiamente eccezionale; lo scarto giornaliero medio che ho constatato è di circa +1,1 secondi. Roba da cronometro certificato (che non è).

Quando si estrae la corona il feeling è positivo, si sente che si ha a che fare con qualcosa di qualità.

La scelta di incassare un movimento di fornitura piuttosto che uno “in house” è probabilmente da ricercare nel fatto di voler tenere basso il prezzo al dettaglio. Possiamo infatti definire il Tudor 1926 come l’entry level della casa.

I difetti del Tudor 1926

Sinceramente non mi sento di annoverare tra i difetti la mancanza di micro regolazione del bracciale o la mancanza di materiale luminescente nel quadrante. Il primo è un “difetto” comune con molti altri segnatempo mentre il secondo è superfluo per la tipologia di orologio.

L’assenza un calibro di fornitura invece è un elemento che avrebbe fatto lievitare il prezzo di listino e invalidato l’ottimo rapporto qualità prezzo di questo orologio.

Conclusioni

Per concludere posso dire che si tratta di un orologio che utilizzando materiali e tecnologia contemporanei, si rifà agli stilemi degli orologi di un tempo.

Tutto ciò senza essere la riedizione di qualcosa o fingere di essere un vintage moderno.

Uno di quegli orologi che spiccano elegantemente al polso ma che si possono indossare quotidianamente senza patemi d’animo.

E come al solito ecco un po’ di foto.

Recensione del Tudor 1926, quadrante bianco e diametro 39 mm

Disclaimer: Sono un appassionato collezionista con limitate nozioni tecniche e tanta voglia di studiare. Le recensioni qui riportate rappresentano esclusivamente un parere personale e sono frutto di esperienza diretta. Gli orologi recensiti sono stati tutti da me posseduti nel tempo.

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