Recensione Orient Defender ET0N002K
Cari lettori appassionati di orologeria oggi è il turno di un orologio particolare. Siamo Abituati a vedere i soliti Orient sotto i 100 euro oppure i così detti divers, impermeabili 200 metri con ghiera numerata. E invece la casa sa muoversi in un più ampio spettro, andando a toccare anche fasce di mercato piuttosto elevate.
Non è il caso di questo Defender che resta nel range poco sopra i 200 euro, e quindi entry level, ma che rappresenta l’archetipo del field watch, l’orologio da campo militare.
Ovviamente stiamo parlando di ispirazione militare e non di un vero e proprio orologio da assegnare ai corpi militari; un segnatempo che si rifa alle specifiche tipiche di quella tipologia: alta visibilità, sobrietà e resistenza ai graffi.
Le misure sono quindi contemporanee e di presenza, non possiamo ne dobbiamo aspettarci orologi compatti ed eleganti per andare in battaglia.
La cassa
Iniziamo con le misure: diametro cassa 42 mm, lug to lug 48mm, spessore 11,7 mm e ansa da 22 mm.
Non sono certo tra le mie favorite, ma in questo caso posso passarci sopra ed accettarle in toto. Al polso non stona.
La particolarità di questo orologio è che la cassa è in acciaio inox opaco, non si può parlre di satinatura ma piuttosto si sabbiatura o per lo meno la finitura sembra essere quella.
La lunetta è piuttosto sottile e si integra alla perfezione con la carrure lasciando sporgere di circa mezzo millimetro il vetro minerale piatto. In tutto questo fa capolino la corona di carica che risalta sia per la posizione fuori standard, tra ore 3 ed ore 4, sia per la finitura completamente lucida.
Una scelta che alleggerisce un poco l’aspetto spartano della cassa e che risulta piacevole alla vista.
Sulla corona, stranamente, non è presente alcun logo. Da notare che è a vite e che contribuisce così all’impermeabilità dichiarata di 100 metri.
Il fondello a vite è lucido, scelta giustificata dal fatto che rimanendo a contatto con il polso non è a rischio graffi, e non riporta lavorazioni degne di note. Qualche incisione che riporta le specifiche e il logo leggermente inciso. Nulla per cui gridare al miracolo.
Il quadrante
L’aspetto è quello austero di un field watch e le reminiscenze militari le si possono notare nell’opacità e nella elevata leggibilità del quadrante.
Il colore è un grigio scuro che muta a seconda delle condizioni di luce, in certe occasioni compare anche un tocco di verde militare. Gli indici sono applicati, ben dimensionati e spiccano in maniera incisiva grazie al materiale luminescente presente.
Alla luce del giorno risultano bianchi opachi e al buio il risultato è molto soddisfacente.
Le sfere sword sono anch’esse ben visibili e luminescenti.
Ciò che invece risulta insolita è la presenza di due sub dials, uno per le 24 ore, indica cioè se ci troviamo in am o pm, ed uno per il giorno della settimana.
Una scelta che solitamente non si vede sui field watch che tendono ad essere più essenziali, ma che risulta indovinata e ci regala quel tocco di complicazione in più.
Questi due sotto quadranti hanno la particolarità di essere incàvi e lavorati a linee concentriche, una scelta che, reagendo in maniera differente alla luce, regala tridimensionalità al quadrante.
La finestrella data ad ore 6 lascia lo spazio al logo in rilievo ad ore 8, e qui si chiude il cerchio.
Dalla descrizione sembrerebbe particolarmente affollato, ma in realtà risulta tutto razionale e ben distinguibile.
Il calibro
Per gestire le complicazioni aggiuntive il calibro base non sarebbe stato sufficiente e questo Defender incassa il Calibro in house Orient 46B40, 21rubini 21600 alternanze orarie, 40 ore di riserva di carica, che equipaggia anche alcuni dei ben piu’ costosi Orient Star.
Nonostante ciò manca la possibilità di carica manuale e lo stop dei secondi.
Una cosa che ho notato è l’elevata rumorosità della massa oscillante, molto maggiore che nell’ETA 7750 che è famoso per questo.
Svitando la corona abbiamo la prima posizione che serve quindi al settaggio rapido della data mentre alla seconda posizione troviamo la classica regolazione dell’orario.
Il giorno del mese non ha la regolazione rapida, occorre andare avanti con le lancette oltre la mezzanotte, farla scattare e tornare indietro. Lo stesso sistema che si usa per cambiare la data nel calibro russo 3133.
Il cinturino
Il cinturino in pelle è di buona fattura, sono rimasto sorpreso dalla morbidezza e dalla comodità dei materiali. Da qualche parte ho letto che Orient realizza i propri cinturini, prendete questa informazione con le molle in quanto non sono sicuro.
In ogni caso la qualità percepita è buona. La fibbia è anch’essa in tono con la cassa e riporta l’incisione Orient.
Conclusioni
Cosa si può dire di questo orologio? Che si tratta di una valida alternativa ai soliti field watch come Hamilton o come alcuni Seiko. Un orologio che grazie alla finitura sabbiata non rischia di rigarsi, che grazie ai 100 metri di impermeabilità può essere indossato senza patemi d’animo e che grazie all’elevata leggibilità notturna può essere considerato ognitempo, come si soleva dire per alcuni caccia intercettori.
Definirlo da battaglia è riduttivo, perchè questa definizione si utilizza per gli orologi votati al sacrificio, mi piace invece inquadrarlo nella categoria orologi sportivi per attività dinamiche, si adatta molto a questo profilo.
Su Amazon il suo costo si aggira attorno alle 225 euro e il rapporto qualità prezzo è ottimo … Orient in questo senso, è ormai una granzia.
Ora come al solito un po di foto.
Ciao sono Alessandro da Trieste
seguendo il tuo canale mi sono imbattuto in un piacevole ( x me ) ORIENT
FEU00000DW calendario perpetuo colore blu. Non riesco a trovare recensioni e specifiche generali quali calibro,qualita ecc..una tua opinione sarebbe veramente gradita
Ciao e complimenti youtube video